Il Consorzio di tutela vini d’Irpinia è composto da circa 500 produttori di uve e aziende vitivinicole, e rappresenta il 75% dei vini prodotti e certificati in Irpinia per le denominazioni DOCG Taurasi, DOCG Fiano di Avellino, DOCG Greco di Tufo e DOC Irpinia. Il presidente del Consorzio è Stefano Di Marzo, titolare dell’ Azienda Agricola Torricino. Il Consorzio ha per obiettivo la tutela, la valorizzazione e la promozione dei vini dell’Irpinia. La viticoltura in Irpinia ha origini antichissime ed è stata influenzata dalle diverse dominazioni, ma soprattutto da quella greca, che ne hanno determinato il grande patrimonio viticolo ed enologico. Ancora oggi, in tutta la regione si ritrovano, vitigni antichissimi: l’Aglianico, il Piedirosso, il Greco, il Fiano, la Falanghina. A parte la millenaria tradizione vitivinicola, ci sono altri fattori che concorrono a rendere l’Irpinia una terra d’elezione per la produzione di vini: la conformazione del territorio. La caratteristica principale dell’orografia irpina è l’attraversamento della dorsale appenninica che divide il territorio in due versanti totalmente diversi tra loro. La parte adriatica è caratterizzata da un clima più rigido d’inverno, meno piovoso e da estati molto calde. Ma il versante più interessante per la viticoltura è quello tirrenico, più montuoso, climaticamente influenzato dalle correnti miti ed umide provenienti dal Tirreno, seppur mitigate dalla presenza dei Monti Picentini, ma con una buona ventilazione, temperature mediamente fresche e importanti livelli di piovosità annua. Le altitudini sono comprese tra i 300 e 700 metri sul livello del mare, e questo consente di avere terreni ben drenati, con una buona riserva idrica e con delle importanti escursioni termiche tra il caldo del giorno ed il fresco notturno. La zona viticola che interessa la provincia può essere suddivisa in due principali aree. La prima si sviluppa a nord-est e rappresenta le terre dell’Aglianico e della DOCG Taurasi, le colline lungo il fiume Calore con terreni di medio impasto, media dotazione in sostanza organica, ricchi di scheletro e sali minerali ed in alcune aree ricchi anche di argilla. La seconda si sviluppa più a ovest ed è rappresentata dalle colline lungo il fiume Sabato, ove insistono le produzioni dei grandi bianchi a DOCG, Fiano di Avellino (lato destro) con terreni argilloso-calcarei e talvolta sciolti e ricchi in minerali e Greco di Tufo (lato sinistro) con terreni argilloso-calcarei, talvolta ricchi di zolfo, carbonato di magnesio o con tracce di ceneri vulcaniche.
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