Montefalcione

Montefalcione è un paese collinare a circa 561 m sul livello del mare. Negli scritti longobardi era detto Montefalsone Oppidum, al tempo dei Normanni Montefalzone, sotto gli Angioini Montefaucione, poi sotto il dominio dei Puderico e dei Tocco fu chiamato Montefalcione e Monte Falcione. Le origini risalgono a molti secoli prima dell’Era Cristiana confermata dal ritrovamento di documenti e testimonianze che affermano il succedersi delle dominazioni di Etruschi, Sanniti e Romani. Questa dominazione durò fino all’inizio del Medioevo, quando Montefalcione era un insieme di frazioni e casali sparsi sui fianchi delle colline di Santa Marina, San Marco, Fortuna, Rogliano e Villani San Pietro. Molte di queste terre però furono abbandonate dagli abitanti perché erano di facile accesso al nemico. Dopo molti anni il paese passò sotto la dominazione longobarda ed entrò a far parte del Ducato di Benevento. Il comune è noto anche per essere stato teatro, nei primi anni dell’unità d’Italia di una rivolta antigovernativa e della susseguente sanguinosa repressione da parte delle truppe del regio esercito italiano sulla parte rivoltosa della popolazione. Caratteristica è la “Via Crucis” di Montefalcione, un percorso pedonale che conta oltre 50 sculture dell’artista Giuseppe Martignetti. L’ultima settimana d’agosto, è ricca di avvenimenti per Montefalcione con i solenni festeggiamenti in onore di sant’Antonio di Padova, patrono del paese e di santa Lucia vergine e martire e con la gara pirotecnica più importante della Campania, che illumina la notte estiva montefalcionese. Caratteristica di ogni processione che si svolge nel paese è la cosiddetta “asta dei santi” che vede coinvolte quelle persone che desiderano portare a spalla il santo. Colui che offre di più, porta a spalla la statua per il tratto processionale e i soldi andranno al comitato festa che li investirà per la festività dell’anno successivo.

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