San Mango Sul Calore
Il nome trae origine dalla chiesa di San Mango attorno alla quale sorse il centro storico del paese, che nacque come “castrum” in epoca medioevale. Gli abitanti di San Mango sul Calore sono molto legati alla tradizione popolare de “La Cavalcata”. Anticamente, una volta all’anno, il feudatario del posto ispezionava le proprie terre a cavallo e si fermava davanti alla Chiesa di San’Anna dove veniva allestito un tribunale per le divergenze fra i popolani. Con l’abolizione della feudalità fu il sindaco a mantenere salda questa tradizione che persiste ancora oggi. Degli antichi castelli che caratterizzavano l’area non rimane quasi traccia. Fuori dall’abitato, nei pressi del fiume Calore, si trovano i resti di un ponte romano, detto “di Annibale”, lungo in origine 60 metri. Da San Mango si dipartono diversi itinerari escursionistici nella Valle del Calore. Anche il centro storico, in gran parte distrutto dal sisma del 1980 ma immediatamente restaurato, presenta interessanti punti di attrazione come Chiesa di Sant’Anna, la Chiesa di San Vincenzo e la Chiesa della Madonna del Carmine con suggestivi affreschi. San Mango sul Calore conserva viva la sua antica tradizione contadina legata, in particolar modo alla produzione di uve aglianico, olivi, cereali, ortaggi, ma soprattutto ai tradizionali fichi. I fichi di San Mango, dal tipico colore giallo-arancio nel periodo di raccolta, presentano una polpa molto succosa. San Mango sul Calore è anche uno dei 17 comuni che rientrano nell’areale di produzione del vino Taurasi DOCG, ricavato dalle uve aglianico coltivate sul territorio.