Summonte

Il territorio di Summonte è stato abitato da tempi remoti.
Il primo documento che sì riferisce a Summonte è del 769 ed è costituito da una donazione di un patrizio longobardo di nome Leo all’Abbazia di Montecassino.Da documenti successivi, custoditi nell’Archivio del Santuario di Montevergine, risulta che nel territorio di Summonte, esisteva una chiesa dedicata a Maria SS. di Montevergine molto prima della fondazione del santuario dedicato alla Madonna da San Guglielmo, compravendita del 1025, e che nel 1037, contratto di affitto si coltivava il gelso per l’allevamento del baco per la produzione della seta.Questa chiesa è identificata come Santa Maria degli Angeli nel territorio di Ospedaletto d’alpinolo. L’atto è il più antico documento sulla bachicoltura in Italia ed è recensito dagli storiografi più autorevoli. Nell’attuale centro storico, in posizione dominante sulla valle, sorgeva un fortilizio con il nome di Castrum Submontis.  I Longobardi occuparono il territorio con le loro famiglie ed erano estremamente diffidenti verso la popolazione locale. Una volta insediatisi, adattarono la fortificazione alle loro esigenze, ampliandola e rafforzandola con la costruzione di una torre, che, a differenza di tutte le altre costruite nel Beneventano dai Longobardi, ebbe base circolare e non quadrata, probabilmente in dipendenza della sua posizione dominante ed isolata.  Da visitare la Chiesa di San Nicola di Bari e l’Arco di San Nicola, una delle porte di accesso al borgo antico.

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